Chiese e habitat rupestri

Alla scoperta della storia millenaria di Puglia

Grazie alle carattersitiche del suolo, in Puglia nei secoli passati si sono formati una serie di insediamenti rupestri. Questo fenomeno assume dimensioni uniche nel bacino mediterraneo per quantità di insediamenti, sono più di 360 le chiese rupestri affrescate.

Quella della chiesa-grotta era un culto molto diffuso sull'asse murgiano e delle gravine, in quanto i fedeli del passato prediligevono caverne naturali in cui scorreva acqua risanatrice. Chiaro esempio di chiesa-grotta è quella di San Michele a Putignano.

Zona particolarmente ricca di chiese rupestri è Mottola, nel tarantino. Nelle campagne di questa affascinante cittadina collinare è possibile ammirare quattro chiese rupestri importanti per architetture e affreschi e sono Santa Margherita, patrona delle gestanti, Sant’Angelo unica nel suo genere in Italia perché a due piani, San Nicola di Myra, che conserva uno dei più antichi affreschi del Santo taumaturgo e, infine, San Gregorio un vero gioiello d’architettura sacra scavata.

Accanto alle chiese è possibile trovare veri e propri insediamenti urbani autosufficienti per organizzazione sociale e produttiva. In questi ambienti si scoprono tracce di alcove, giacigli e lucernai.